Nottuari
(2023)
ispirato alle opere di Thomas Ligotti
Regia e drammaturgia Fabio Condemi
Scene, drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich
Musiche originali Paolo Spaccamonti
Sound designer Andrea Gianessi
con Carolina Ellero, Julien Lambert, Francesco Pennacchia
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, LAC Lugano, Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
Fabio Condemi e Fabio Cherstich si riuniscono per dar vita a Nottuari, uno spettacolo ispirato all’opera di Thomas Ligotti, uno dei maggiori autori contemporanei di scrittura weird ed horror.
“I suoi racconti hanno la capacità di attaccarsi alla memoria e agire, per così dire, a rilascio ritardato, insinuando nella mente e negli occhi del lettore inquietudini sempre nuove e mutevoli” afferma Condemi.
L’importanza nell’opera di Ligotti dell’oscurità, delle ombre, di un’atmosfera buia tenebrosa, sia simbolica che letterale, è la premessa, come dice l’autore stesso, per affrontare le proprie paure e fragilità: “Possiamo sfuggire all’orrore solo nel cuore dell’orrore”.
Non diario, dunque, bensì nottuario. La parola ‘diario’ richiama infatti eventi diurni, illuminati dalla luce del giorno mentre ‘Nottuario’ evoca eventi notturni, oscuri. Spesso i personaggi di Ligotti vivono sulla soglia del sonno, in balia di allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche che stravolgono la loro vita e la loro percezione della realtà. Così veniamo lasciati alla deriva su quel bateau ivre che è la sua scrittura: un ragazzo non riesce più a dormire perché perseguitato dai suoi incubi e consulta una vecchia che nasconde un essere di rara luminosità e purezza (un angelo?) in una scatola.