Memphis Milano Galleria 2023
ENLIGHTENED
VideoInstallazione di Studio Azzurro
Staging: Fabio Cherstich
Memphis Milano e Studio Azzurro sono due realtà nate nel cuore creativo e sovversivo della Milano degli anni ‘80 e rappresentano due dei laboratori sperimentali più radicali di quel periodo. Mentre Ettore Sottsass e il gruppo Memphis creavano gli iconici oggetti senza tempo, Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi hanno fondato nel 1982 Studio Azzurro, un’esperienza sperimentale e un laboratorio di ricerca artistica, con l’obiettivo di esplorare le diverse possibilità poetiche ed espressive dei nuovi linguaggi tecnologici.
La prima video-installazione di Studio Azzurro, intitolata Luci di Inganni, è stata realizzata con lo scopo di presentare la collezione di oggetti realizzati dal gruppo Memphis, presso lo showroom ARC-74 di Milano nel 1982. Studio Azzurro ha dato vita ad un lavoro basato sul rapporto di continuità e reciprocità tra lo spazio dell’immagine e lo spazio fisico, tra la realtà dell’oggetto esposto e il suo riflesso elettronico. Nell’installazione gli undici televisori di Luci di Inganni, inseriti in uno spazio immerso nella penombra, trasformano gli oggetti esposti in immagini.
Quarant’anni dopo, in occasione dell’Art Week e della Milan Design Week di quest’anno, Memphis Milano e Studio Azzurro rinnovano la loro collaborazione per dare vita a una nuova mostra messa in scena di Fabio Cherstich e intitolata ‘ENLIGHTENED’.
La mostra è progettata come un percorso di inganni visivi attraverso le sale della Galleria milanese, dove le luci dei Memphis sono protagoniste di un gioco di ombre e riflessi intrecciati a sequenze video in un viaggio contemporaneo e surreale. Gli oggetti saranno accostati a schermi, trattati come lo spazio di un piccolo teatro in cui l’oggetto reale si riflette e prende vita, creando un dialogo continuo tra interno ed esterno dello schermo, tra la staticità dell’oggetto e la mobilità dell’immagine.
La mostra è composta da sette installazioni disposte nelle sale della Galleria, ognuna dedicata a una diversa lampada iconica della collezione Memphis. Inoltre, un’installazione situata alla fine del percorso espositivo, chiamata Luci di Inganni, rende omaggio al video originale, dove il centrotavola d’argento Murmansk disegnato da Ettore Sottsass, si riflette nelle luci di un vecchio monitor.
Partendo da Lucciole, uno spettacolare gioco di lucciole che prende forma dalla lampada Ashoka per dare vita a immagini sempre diverse, la mostra prosegue con due lampade da terra Treetops, posizionate l’una di fronte all’altra e intente a discutere in un linguaggio incomprensibile. Nella stessa sala la lampada Super di Martine Bedin sfreccia sul monitor e le sue lampadine si trasformano in fiamme in La Ruota.
I dischi colorati della lampada Bay entrano nello schermo e prendono letteralmente il volo in Il Volo, mentre l’iconica lampada Tahiti sembra danzare con le proprie ombre in Le ombre. Il percorso prosegue con Fotoromanzo, dove la lampada Laurel di Peter Shire racconta la storia di due personaggi, attraverso una narrazione fotografica di fotogrammi in negativo e positivo.
Infine, Il Viaggio sviluppa il tema del viaggio grazie alla lampada Oceanic disegnata da Michele de Lucchi che, come un metal detector, rivela il contenuto delle valigie di misteriosi passeggeri.
‘ENLIGHTENED’ è un percorso fatto di piccoli inganni visivi che, come nel 1982, vuole mostrare le possibilità dell’uso espressivo del video.