Piagnistei!
(2016)
pastiche teatrale ispirato a Kvetch di S. Berkoff
Coreografie: Cristina Sforzini
Assistenti alla regia: Laura Favalessa, Davide Pirovano, Chiara Valtellina
Con: Angelica Ambrosino, Sara Baldassarre, Marco Campolunghi, Valerio Caffa, Simone Debenedetti, Anna Ferri, Claudia Giacosa, Jonathan Lionetti, Nikolas Lucchini,Laura Manzoni, Federico Novello, Miriam Oufatah, Melissa Roberto, Francesca Santamaria Amato, Alessandro Sitta, Carlotta Tosini, Sibilla Varlonga
Produzione: CTA – IULM MILANO in collaborazione con ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
Le paure e le angosce ci rendono schiavi, incoscienti di quello che facciamo e diventano il nostro diavolo interiore, la nostra parte oscura, che ci maneggia come fossimo marionette. Incapaci di reagire ci limitiamo ad opprimere i nostri desideri. Nessuno è consapevole, nessuno riesce a comprendere appieno quale via seguire: i propri sentimenti, oppure l’immaginario preteso dalla società. I comportamenti espliciti, quelli percepiti da chi ci circonda, siamo soliti coglierli per veri, una verità che in piagnistei non coincide con le idee che si snodano all’interno degli animi dei personaggi. Cosa succederebbe se tutti i nostri più intimi pensieri, intrisi di angosce e sensi di colpa, scivolassero fuori dalle nostre menti? Si basa proprio su questo concetto, lo sviluppo della drammaturgia di Steven Berkoff, alla quale si ispira questo studio, che ha come obiettivo il portare sul palcoscenico una visione dinamica e surreale della vita contemporanea. I protagonisti della pièce originale si moltiplicano e i diciassette giovani allievi attori del Centro Teatro Attivo si confrontano con una moltitudine di personaggi e situazioni in cui l’opposizione tra quello che si dice e quello che si pensa non può reggere troppo a lungo. Il risultato sarà un corto circuito capace di far cadere le maschere che ci rendono finti e incapaci di comunicare. Il corpo, insieme alla voce, diviene elemento chiave dell’interpretazione, grazie alle coreografie di Cristina Sforzini, che decifrano e portano alla luce l’indefinita forma delle sensazioni. Per dirla con Steven Berkoff, questi piagnistei dell’anima sono dedicati a chi ha paura.