II progetto mette in scena la nuova collezione Fay by Arthur Arbesser in un allestimento interattivo e surreale. Lo spazio è pensato come un luogo di transito, ibrido tra una stazione della metropolitana, una piazza e un aeroporto dove il tempo, svuotato dal rumore e dalla confusione, si dilata.

I colori e i patterns della collezione si ripetono nella scenografia, in modo da creare un gioco di rimandi comprensibile fin dal primo istante per lo spettatore. La struttura dello spazio rimanda alle composizioni metafisiche e all’arte contemporanea, ma con una componente visionaria che ricorda un luna-park. Strutturata come una lunga performance il pubblico assiste a un susseguirsi di situazioni paradossali. Le azioni dei modelli si ripetono, in modo da permettere al pubblico di prendere parte alla performance e di documentarla attraverso foto e video. Gli spettatori potranno poi in alcuni punti entrare loro stessi nella scenografia e interagire con essa. Forme e colori, suoni e azioni che hanno la dichiarata intenzione di coinvolgere ii pubblico, attraverso oggetti e architetture che riprendono ed amplificano gli elementi chiave della collezione.